L'Italia possiede un notevole patrimonio di vini di ottima qualità e grandissime potenzialità. Oltre ad essere il Paese che produce alcuni dei migliori vini rossi del mondo, l'Italia è anche produttrice di grandi vini bianchi molto pregevoli ai quali è giusto prestare il massimo interesse.
Per questo l'OICCE (Organizzazione Interprofessionale per la Comunicazione delle Conoscenze in Enologia) ha stabilito di dedicare il suo Quesito annuale alla migliore espressione della tipicità e delle qualità organolettiche dei vini bianchi.
Il Comitato Tecnico-Scientifico dell'OICCE, propone quindi il seguente soggetto di lavoro per il Quesito dell'anno 2000:
"Negli ultimi anni le biotecnologie applicate all'enologia hanno condotto a nuovi importanti risultati. In particolare l'utilizzo di enzimi è risultato di particolare interesse per esprimere al meglio la tipicità e la qualità sensoriale dei vini bianchi. Si chiede pertanto ai concorrenti di presentare la migliore applicazione pratica, utilizzabile in cantina, per sfruttare le biotecnologie ed in particolare gli enzimi al fine di migliorare le caratteristiche organolettiche e la tipicità dei vini bianchi italiani."

Possono partecipare come concorrenti sia riceratori che tecnici, operanti privatamente o inseriti in strutture pubbliche o private
Il premio per chi fornirà la migliore risposta è stabilito in Lire 5 milioni, dei quali 3 milioni in contanti e 2 milioni in vini, grappe, liquori italiani.
Tutti gli elaborati dovranno giungere alla Segreteria Organizzativa dell'OICCE, Corso Libertà 61, Canelli, entro e non oltre il 30 novembre 2000. Entro marzo 2001 avverrà la premiazione.
Con questa iniziativa l'OICCE vuole caratterizzarsi come organizzazione attivamente impegnata a premiare e valorizzare le potenzialità dell'enologia italiana e come associazione che punta al miglioramento delle conoscenze nel settore enogico.


Giusi Mainardi

 


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