I VINI DEL PERCORSO

Il Rappu è un vino che rappresenta una specialità del Capo Corso, il suggestivo promontorio che come un dito si allunga nel mare a Nord della Corsica. Si tratta di una rarità prodotta in quantità piccolissime a partire da Grenache e Aleatico. Ogni famiglia una volta ne faceva un poco per celebrare le grandi occasioni e talvolta lo utilizzava come prezioso ricostituente. Il Rappu viene ottenuto da uve appassite e si fa fermentare in presenza dei raspi. La tecnica di appassimento si opera con l'uva sul ceppo o in cassette. A Morsiglia, si usa ancora allargare i grappoli su terrazze di lose esposte al sole. Questa tradizione antica, di probabile origine romana, dà origine ad un vino dolce naturale che si fa invecchiare da tre a cinque anni. Il risultato finale è un vino di un rosso bruno luminoso, fruttato, morbido, con un retrogusto lievemente amaro.

Assieme al tradizionale e rarissimo Rappu, il Capo Corso produce vini più noti, che provengono da 110 ettari di vigneto. Vi predominano il Vermentino e il Moscato. La produzione per ettaro è di circa 23 ettolitri. Le Denominazioni della zona sono l'AOC Côteaux du Cap Corse e l'AOC Muscat du Cap Corse. Il Muscat si elabora in genere a partire dal mosto fermentato alcolizzato. La sua gradazione oscilla tra 15 % e 16 % alc. Certi produttori fanno sovramaturare l'uva al fine di ottenere un vino più ricco in zucchero e con maggiore gradazione alcolica.
La produzione di quest'area è interessante, ma molto limitata. I suoi vini si possono difficilmente trovare fuori della zona d'origine. L'insieme del vino prodotto nel Capo Corso corrisponde al 4 % della produzione totale dell'isola.

 

 

IL TERRITORIO

Per andare nelle poche cantine che producono ancora il Rappu (come il Domaine de Gioielli a Rogliano ed il Domaine de Piétri a Morsiglia) si percorre la strada prevalentemente costiera che segue il periplo del Capo Corso. E' un itinerario molto bello, lungo il quale si incontrano borghi a picco sulle baie, porticcioli da cartolina, antiche torri di avvistamento. La strada s'inoltra spesso nell'ombra di una folta macchia mediterranea che emana mille intensi profumi.

La strada alla scoperta del Rappu parte da Bastia, antica capitale dell'isola e importante porto turistico e commerciale. Definita "città di colori e profumi" merita di essere visitata per l'atmosfera pittoresca che la distingue. Bastia ha infatti conservato un aspetto tipicamente mediterraneo, nel quale si uniscono la città vecchia e quella moderna. Costruita dai Genovesi nel 1400, la città presenta il fascino dei suoi vecchi edifici ocra e rosa, le piazzette, il dedalo di vicoletti, le chiese barocche e le piazze moderne bordate di caffé.

Ci dirigiamo poi verso Erbalunga, una piccola marina con vecchie case e piazzette piene di fascino. A Nord la strada prosegue costeggiando alcuni vigneti incastonati in bell'ordine nella natura selvaggia. Una sosta a Luri, paese di antica tradizione agricola, permette di vedere la piccola vigna-museo che ospita qualche esemplare di tutte le vecchie varietà tipiche della zona tra cui Biancu gentile, Coliverta, Minustellu, Iunisilla, Morascola, Brustianu. Il paese è noto anche per la leggendaria torre di Seneca e per l'annuale Fiera di u vinu.

Si procede ora verso l'antico e frequentato approdo di Macinaggio. Sul molo le targhe ricordano il passaggio di personaggi illustri: Pasquale Paoli, Napoleone Bonaparte, l'imperatrice Eugenia. Da qui parte un sentiero, che con qualche ora di passeggiata porta a Barcaggio, all'estremità Nord del Capo. Belle spiagge, antiche torri genovesi, prati di asfodeli, cespugli di lentisco, piccolissimi vigneti, fiancheggiano una passeggiata che guarda le piccole isole di Finocchiarola e della Giraglia.

La strada continua per Rogliano , comune composto da otto piccole frazioni che, con le loro chiese, i castelli, le torri e le antiche case sugli speroni rocciosi, spuntano da un conca verdeggiante. Qui come a Sisco, Canari, Morsiglia si possono vedere "e case di l'Americani", palazzine eleganti, circondate da piccoli giardini, ornate di cornici, pilastrini e balconi, fatte costruire da Capicorsini tornati nell'isola dopo avere fatto fortuna in America.

Si passa poi alla parte occidentale del Capo. Scendendo verso il porticciolo di Centuri si arriva in una piccola baia, protetta da un isolotto e incoronata da case dall'intonaco ocra, grigio o bianco. Il vivace insieme di barche e di reti è l'anima di questo piccolo borgo che è uno dei più attivi porti specializzati nella pesca dell'aragosta. Fra il 1400 e il 1800 c'erano anche dei rinomati pescatori di corallo. La viticoltura è oggi quasi scomparsa da questa vallata, mentre nel XVIII secolo copriva più di 170 ettari.

Procedendo verso Morsiglia si possono vedere le lose dove viene allargata l'uva ad appassire al sole per la preparazione del Rappu e del Moscato passito. In periodo di vendemmia le distese dei grappoli sparsi sulle lose conferiscono al paese un aspetto molto caratteristico.

L'itinerario approda infine a Nonza, antica piazzaforte medievale, ricostruita da Pasquale Paoli. Vicoli, scalette e vecchie case, sovrastate da una torre genovese, sono disposti a picco su una vertiginosa falesia alta 100 metri. Colpisce il forte contrasto tra l'azzurro cupo del mare e il grigio scuro della spiaggia di ciottoli di scisto. Appena fuori dal paese una scala di 54 gradini porta al leggendario luogo del martirio di Santa Giulia, patrona della Corsica. Qui sgorga una fontana le cui acque sono considerate miracolose. Proseguendo per altri 100 gradini si scende sulla lunga spiaggia scura.

 

QUALCHE PIATTO TIPICO

Il Rappu si beve come aperitivo, come vino da meditazione ed è molto interessante in abbinamento ai gustosi formaggi locali. In Corsica, i salumi e i formaggi sono l'espressione più tipica della gastronomia. Esiste ancora una pregevole tradizione artigianale che produce prisuttu con diversi mesi di stagionatura, lonzu, panzetta, figatelli con un saporito impiego di aromatizzazioni all'aglio, al rosmarino, al finocchio, al lauro, al mirto, al vino. Il più famoso tra i formaggi è certamente il brocciu, formaggio fresco di pecora o di capra, che entra nella preparazione di molti piatti sia dolci che salati. Altre specialità locali sono il paté di cinghiale al mirto, la trippa bastianese, zucchini e sardine con brocciu e salsa di pomodoro, aziminu (zuppa di pesce) e naturalmente i prodotti del mare: i pesci di scoglio, le triglie, i branzini, le sardine alla griglia, le prelibate aragoste. Fra i dolci più tipici ci sono i rustici canistrelli al vino bianco, all'anice e alle mandorle.

 

INDIRIZZI UTILI
CANTINE:

Domaine Pieretti - Santa Severa - 20228 Luri - tel 04/95350103 - fax 04/95350393
vino segnalato: Muscat du Cap Corse

Domaine Gioielli - 20247 Rogliano- tel 04/95354205 - fax 04/95321260
vino segnalato: Côteaux du Cap Corse Blanc de Blancs 1998

Clos Nicrosi - 20247 Rogliano - tel 04/95354117 - fax 04/95354794
vino segnalato: Muscat du Cap Corse "Muscatellu"

Domaine de Pietri - 20238 Morsiglia-Mucchieta - tel 04/95356093 - fax 04/95356501
vino segnalato: Muscat de Morsiglia Cuvèe Antoine de Pietri 1997

 

 

 

 

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RISTORANTI E ALBERGHI:

 

 

 

 

 

 

 

 

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PER QUALCHE INFORMAZIONE SU VINO E TURISMO:

CIVAM de la Régione Corse - Lupino 20600 Bastia - tel 04/95336303 - fax 04/308843

CIV Corse - Le Santa Cruz - Lupino 20600 Bastia - tel 04/95308191 - fax 04/95307114

UVACORSE - Chambre d'Agricolture - 19, Avenue Noel Franchini - B.P. 319 - 20178 Ajaccio - tel 04/95294200