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SIMEI 2001

Alla Fiera di Milano, da mercoledì 28 a domenica 2 dicembre 2001, si è tenuta la 19a edizione del Simei. Questa rassegna biennale, altamente specializzata, si caratterizza per la presentazione di attrezzature per l'enologia e per l'esposizione di una serie completa di impianti automatici per l'imbottigliamento e il confezionamento del vino. Contemporaneamente al Simei, si è svolta anche la terza edizione di ENOVITIS, salone delle tecniche per la viticoltura.
I visitatori sono stati 46 mila fra i quali si è segnalata la presenza di 8000 operatori stranieri, provenienti da 101 Paesi.
Gli espositori dell'edizione 2001, su una superficie di 75.000 metri quadrati, sono stati 732, dei quali 582 italiani e 150 esteri. L'alto numero degli espositori italiani testimonia la vitalità di un settore che continua a svilupparsi conquistando sempre nuovi mercati. Nel settore delle macchine enologiche la metà della produzione italiana viene esportata, mentre nel comparto dell'imbottigliamento e del confezionamento delle bevande il valore dell'esportazione sale al 65-70 per cento. Il fatturato della sola enologia (produzione, imbottigliamento e confezionamento) si stima intorno ai 1000 miliardi all'anno, di cui 500 costituiscono l'export.
Nel corso del SIMEI, per sentire dal vivo le impressioni su questo classico appuntamento fieristico e sull'andamento del settore delle macchine per l'enologia, abbiamo ascoltato le opinioni di alcuni soci dell'OICCE.

 

Il dr. Marco Manfredini della ESSECO si è soffermato sulla filosofia che ha ispirato la realizzazione di Euro Enology. L'obbiettivo di ESSECO è quello di essere un punto di forza e di fare innovazione avvalendosi anche del lavoro in team con società francesi, progettando insieme attività di ricerca e realizzando nuovi programmi. Manfredini ha poi parlato della fiera milanese come di un momento di contatto con i clienti, importante non solo per parlare di lavoro, ma anche per offrire qualche piacevole momento di relax, come la proposta di piccole degustazioni a tema con vini nazionali e inernazionali

Il dr. Emilio Monechi del Gruppo SARTORIUS ha parlato dell'attenzione rivolta dalla struttura in cui opera, per gli aspetti ambientali ed energetici. Venti anni di esperienza sul mercato italiano vedono SARTORIUS leader in cartucce per prefiltrazione, filtrazione fine e filtrazione sterilizzante, kits pronti per controlli microbiologici, impianti di microfiltrazione e filtrazione tangenziale, sistemi di pesatura da laboratorio e per il processo.
Allo stand SARTORIUS il posto d'onore è stato riservato al sistema di filtrazione tangenziale Sartoflow 2000, impianto completamente automatizzato che garantisce un delicato trattamento del vino ed è in grado di lavorare 24 ore su 24 senza interventi di operatori. In merito alla filtrazione tangenziale, un'opportunità interessante è offerta dalla realizzazione di un sistema adatto ad aziende medio-piccole, facilmente trasportabile, in modo da poter essere utilizzato a turno anche in comune, come già sta avvenendo in Francia. In fiera sono state inoltre presentate le nuove cartucce filtranti a membrana PESU, i sistemi da laboratorio per controlli microbiologici e le innovative tecnologie di pesatura. Monechi ha inoltre ricordato la recente inaugurazione a Göttingen, dei nuovi complessi a norma GMP dedicati allo siluppo dei prodotti della Divisione Biotecnologie, alla presenza del Cancelliere Schroeder, del Presidente del Gruppo Sartorius Claassen e di 2700 invitati.

 

Il dr. Guido Parodi ha fatto il punto sulle novità presentate dalla Società LAFFORT OENOLOGIE, con riferimento innanzitutto alle mannoproteine per la stabilizzazione tartarica dei vini. La LAFFORT ha infatti realizzato un nuovo prodotto, Mannostab®, che permette di stabilizzare in modo definitivo tutti i tipi di vino, attraverso l'inibizione della cristallizzazione da parte dei colloidi. Altre innovazioni presentate dalla LAFFORT sono stati i nuovi prodotti derivanti da albumina d'uovo per il collaggio dei vini.
La messa a punto di una nuova gamma di chiarificanti proteici, ha detto Parodi, risponde a concrete esigenze del settore enologico.

Allo stand AEB abbiamo chiesto al dr. Piero Giacomini un parere sulle attuali tendenze del mercato. Il cliente, ha detto Giacomini, è diventato più esigente, più preparato, più professionale. Esige sempre maggiori garanzie di sicurezza nei risultati e richiede tecnologie non generiche, ma specificamente adattate ai propri processi. Anche in virtù di questa tendenza, il modo di operare di AEB è quello di programmare insieme al cliente lo sviluppo di tecnologie, a dimensione del tipo di vino che si vuole ottenere. Una curiosità offerta dallo stand è stato l'assaggio dei vini cinesi prodotti con assistenza AEB. Il 2001 ha segnato infatti una forte presenza dell'azienda bresciana in Cina, dove anche per il prossimo futuro sono previste ulteriori affermazioni.

Il dr. Mario Cavagnino, della Ditta CAVAGNINO&GATTI di Canelli ha parlato del SIMEI come della fiera più articolata e più qualificata per quanto riguarda il settore delle macchine per l'enologia. Presso lo stand della ditta canellese, leader internazionale nella produzione di etichettatrici a colla ed autoadesive, si sono registrate in particolare visite mirate e molto interessate. Alcuni contatti realizzati in fiera hanno portato anche alla conclusione di interessanti contratti con operatori stranieri.

Anche il dr. Maurizio Grasso dell'ENOTECNICA ha espresso un parere molto favorevole sulle opportunità che offre il SIMEI per i contatti diretti che si possono avere con i clienti, per la conoscenza di nuovi fornitori e l'ampliamento della gamma dei prodotti trattati. Fra le novità della fiera L'ENOTECNICA ha presentato l'ozonizzatore Air Liquide, generatore di acqua ozonizzata per grandi serbatoi e superfici dure e un sistema di colmatura di botti e barriques brevettato dalla Cask Sentry Italia, ideato dal produttore vinicolo Alfiero Boffa, di S. Marzano Oliveto (AT). Questo innovativo accessorio comporta una riduzione del 75% dei tempi da impiegare nell'operazione di colmatura e pulizia del cocchiume, massima e costante protezione del vino con azoto o altri gas inerti a scelta del produttore, pulizia sicura ed assoluta.

 

Allo stand del SUGHERIFICIO MARTINESE di Calangianus (SS), il signor Martinese e la dr.ssa Madau hanno parlato della loro costante presenza alla fiera milanese che è anche occasione di riflessione sullo stato di un settore come quello di tappi in sughero. È un settore molto diviso, hanno detto, che anche per questo sta conoscendo delle difficoltà. È convinzione del Sugherificio Martinese che il superamento di questo momento sia legato all'offerta di un prodotto garantito che provenga da una materia prima molto scelta e che abbia subito appropriate e meticolose analisi peventive.

Riflessioni rassicuranti sono state espresse da Piergiorgio Robino della ROBINO&GALANDRINO (Gruppo GUALA), leader mondiale nel settore della chiusura secondaria di tutti i tipi di bottiglie e di prodotti, in particolare caratterizzata come riferimento emblematico per la gabbiettatura e la capsulatura. Le tendenze che si sono potute cogliere in fiera, ha detto l'imprenditore canellese, non portano a nessun grande entusiasmo, ma nemmeno a nessuna disperazione. L'affluenza dei visitatori continua ad essere importante, c'è desiderio di portare avanti nuovi progetti. La convinzione è che nonostante i gravi avvenimenti internazionali, si presenterà un anno normale. La filosofia della ROBINO&GALANDRINO sarà sempre quella di confontarsi con le esigenze del mercato, cercando anche di prevenirle con la realizzazione di prodotti innovativi ed efficienti.

Opinioni misurate anche da parte dell'ingegner Carlo Gai, titolare della ditta GAI di Ceresole d'Alba. Anche se il settore del vino non sta vivendo momenti euforici, ha detto l'ingegner Gai, l'obbiettivo della qualità continua ad essere vincente. Il mondo enologico si sta muovendo in questa direzione. Ne sono dimostrazione ad esempio i grandi miglioramenti attuati da regioni italiane, un tempo più legate alla produzione di quantità e che oggi stanno invece esprimendo al meglio le loro potenzialità qualitative. Dal punto di vista della produzione della GAI, i dati parlano chiaro. La ditta presentò al Simei del 1979 il primo monoblocco con riempitrice a dodici rubinetti. Oggi i monoblocchi GAI installati in tutto il mondo sono più di settemila. Venti persone della GAI impegnate nello stand fieristico, hanno presentato le produzioni di punta della celebre ditta dell'albese come i nuovi monoblocchi, le innovazioni nelle lisciatrici di capsule in polilaminato e stagno e nelle capsulatrici termoretraibili. Lo spazio GAI presentava anche le lavatrici-asciugatrici automatiche per bottiglie piene, prodotte dalla GAITEC, nata nel 1990.

L'ing. Bruno Reggio della AROL di Canelli, ha notato in fiera una presenza soprattutto europea e molto interessata alla qualità. Per la AROL protagonista del mercato mondiale delle macchine per chiusura di contenitori, il Simei è stato occasione per la presentazione di una nuova tappatrice per tappo in sughero, con un carattere di fruibilità decisamente innovativo.

 

Secondo il cav. Marco Francia della GIMAR TECNO di Occimiano (AL) il Simei non ha mostrato cedimenti a fronte della difficile situazione creatasi dopo gli attentati in America. La clientela internazionale non è mancata all'appuntamento. Allo stand GIMAR si presentava il vinificatore "Gimar Selector System" per vini rossi, con brevetti esclusivi della Gimar Tecno come Oxycontrol®, per l'arricchimento con ossigeno atmosferico del mosto in fase di rimontaggio, Multisteep®, particolare procedura di rimontaggio, Vinisupervision® per la gestione informatizzata della vinificazione, Oxyplus® per l'ossigenazione supplementare dei mosti, Thermosoft® per il controllo della temperatura durante la macerazione, Densimatic® per il controllo della densità del mosto-vino nel corso della fermentazione, Cleanmatic® per una efficace pulizia dei vinificatori Selector, Winetronic® una organica integrazione di tutte le funzioni di controllo e gestione del vinificatore Selector, organizzate in una struttura che comprende hardware e software sicuri e facili da utilizzare.

La signora Elda Aliberti, della SIRIO ALIBERTI di Canelli, ha ricavato nel corso della fiera milanese dei segnali positivi. I visitatori si sono mostrati interessati e qualificati. Sono aumentate in Italia e anche all'estero le richieste di vinificatori. La SIRIO ALIBERTI, che oggi fa parte del Gruppo DELLA TOFFOLA, presentava le autoclavi, i vinificatori orizzontali e verticali, serbatoi in acciaio, prelevacampioni isobarici, dosatori in acciaio inox per l'immissione di chiarificanti in autoclave, saturatori in acciaio inox.

Presso lo stand BERTOLASO, il presidente del Gruppo, Luigino Bertolaso e l'ing. Claudio Saurin hanno notato una presenza selezionata e professionale dei visitatori. Il Gruppo, da tanti anni presente al Simei, vede nella fiera un'opportunità di incontro con i clienti acquisiti e potenziali, e una buona sede per la presentazione o la conclusione di contratti preventivamente preparati. Le nostre macchine integrate modulari, dicono il presidente Bertolaso e l'ing. Saurin, sono concepite per rispondere in modo ottimale ad esigenze di funzionalità e adattabilità. Molta attenzione viene prestata ai particolari e alle caratteristiche che consentono di arricchire gradualmente il patrimonio di attrezzature, in modo da consentire alle aziende degli investimenti dilazionati nel tempo. La BERTOLASO è una realtà affermata in tutto il mondo per la costruzione di impianti completi per l'imbottigliamento industriale.
Particolare interesse è stato rilevato in fiera per la riempitrice Enoica, a gravità e leggera depressione per vini tranquilli, che realizza il 'ciclo no-oxigen', per i tappatori che consentono di cambiare molto velocemente i tipi di tappo senza interventi meccanici, di eliminare le polveri dal tappo prima della tappatura, di evitare al massimo la presenza di ossigeno in fase di tappatura attraverso il sistema brevettato "vuoto-gas-vuoto", molta attenzione è stata riservata inoltre alle innovative capsulatrici.