L'OPINIONE DEL PRESIDENTE
di Moreno Soster

Un aquilone nel nostro futuro

L'Assemblea di Rocca d'Arazzo del 22 aprile scorso ha concluso il primo triennio di attività dell'OICCE.
Un triennio di avvio che ha visto trasformare il bagaglio di idee e di aspettative del gruppo dei soci fondatori in un crescente numero di realizzazioni accompagnate da un ampliamento costante della nostra base associativa.
In estrema sintesi gli obbiettivi ideali del triennio puntavano a dotare l'Associazione di modalità e strumenti organizzativi funzionali agli scopi statutari, ma anche a fornirle un'identità e un'immagine nonché a farla crescere.
Tutto questo si è tradotto in strategie operative che miravano a favorire la comunicazione interna, ad accrescere il numero dei soci, a gestire la diffusione delle informazioni e lo sviluppo di idee nuove.
Attualmente la comunicazione interna, ma non solo, è assicurata da due strumenti principali: la pubblicazione trimestrale OICCE Times ed il sito internet www.oicce.it.
OICCE Times ha raggiunto ormai il suo 12° numero attraverso un percorso creativo in continua evoluzione che ha raggiunto livelli di grande complessità e ricchezza nella realizzazione del numero internazionale distribuito in occasione dell'ultimo SIMEI di Milano.
Il sito consente invece una maggiore dinamicità e tempestività dell'informazione, grazie anche ad un costante impegno nell'aggiornamento.
Sul fronte delle iniziative di formazione e di diffusione delle conoscenze il bilancio è senz'altro lusinghiero: sono stati realizzati 23 corsi formativi e una ventina di incontri (convegni, presentazioni di pubblicazioni, riunioni tecniche, premiazioni) che hanno riscosso sempre una buona, spesso ottima, presenza di soci e operatori del settore.
Tra le tante attività mi pare particolarmente interessante l'esperienza del Quesito che, oltre a stimolare l'emergere di nuove conoscenze su argomenti di particolare interesse per la nostra enologia, ha consentito di espandere l'azione di OICCE al di fuori del Piemonte con il coinvolgimento di Istituti di ricerca dalle competenze molto diversificate, arricchendo l'iniziativa di significati che hanno largamente superato le attese iniziali.
Lo sviluppo di idee nuove, che ha portato alla realizzazione dei progetti "I fasti del Grignolino" e "Ottocento Liberty", si è concentrato ultimamente sul sostegno della cultura vitivinicola locale. È nato così il Fondo OICCE per la Cultura Vitivinicola che ammonta a 50.000 euro da destinare ad iniziative di raccolta e valorizzazione di opere e documenti originali che recuperino la memoria della storia e della tradizione viticola ed enologica italiana.
Seppure appena tratteggiato, si è trattato quindi di un triennio denso di impegni e di soddisfazioni. Un periodo trascorso velocemente, come spesso accade quando si opera con intensità ed entusiasmo.
L'Assemblea, al termine delle relazioni programmatiche e di bilancio, ha approvato il percorso fin qui sviluppato e ha accordato la sua fiducia a gran parte del Consiglio uscente a cui si affiancano due nuovi consiglieri, Fabrizio Panza (Robino & Galandrino di Canelli) e Fabrizio Stecca (Enocontrol di Alba), cui va il mio personale ringraziamento per avere offerto la propria disponibilità ad impegnarsi per il futuro dell'Associazione.
Si apre così un nuovo triennio. La base associativa è ampia, il bilancio è largamente in attivo e le attese di tutti sono elevate.
L'impegno per il prossimo futuro sarà quello di soddisfare tali aspettative, coniugandole con soluzioni organizzative che garantiscano all'Associazione quella leggerezza e quella voglia di avere idee e di realizzarle che ne ha contraddistinto finora l'attività.
Nei primi tre anni abbiamo costruito l'aquilone, ora facciamolo volare. E che il filo delle idee, col contributo di tutti, sia molto lungo.