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Il SIMEI 2003
visto dai protagonisti

Molti soci dell’OICCE sono stati protagonisti al SIMEI, il salone internazionale delle macchine per enologia e imbottigliamento che, nell’edizione dal 2 al 6 dicembre 2003, ha compiuto vent’anni.
Anche nell’ambito del Simei, OICCE si è impegnata per la crescita del settore enologico, seguendo ed analizzando le sue importanti innovazioni. Oltre alla rivista OICCE Times, la nostra associazione, per tutta la durata del salone, ha ampiamente diffuso due dossier di approfondimento: uno sulle applicazioni dell’informatica in cantina, l’altro sull’impiego dell’acciaio inox in enologia.
Gli espositori al SIMEI 2003 sono stati 758, di cui 180 esteri, su una superficie totale di 75.000 metri quadrati. I padiglioni sono stati visitati da 49.000 visitatori .
Pure di fronte alle difficoltà di molti mercati, il settore italiano delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento continua a distinguersi e ad essere fortemente competitivo.
Nel 2002 le esportazioni di attrezzature hanno raggiunto 1.616 milioni di Euro, a fronte di una importazione di 454 milioni di Euro. Si sono sviluppate all’estero nuove realtà produttive nel comparto dell’imbottigliamento delle bevande e sono cresciute le opportunità commerciali verso l’Est Europa, il Sud America, l’Asia, l’Africa.
Il settore delle macchine per riempire, chiudere, etichettare e incapsulare le bevande costituisce da solo la metà del flusso di esportazione, per un valore di 848 milioni di Euro.
Una buona parte degli associati di OICCE opera in quest’ambito. Li abbiamo incontrati nei loro stand e vi proponiamo qui le loro riflessioni sul messaggio ricavabile dal salone e sulle novità tecnologiche presentate.

Alla Robino&Galandrino (Canelli - AT), Piergiorgio Robino ritiene che si stia respirando aria di ripresa sia sul mercato italiano che su quello estero. Una delle soluzioni innovative presentate dalla importante ditta canellese di capsulatrici e gabbiettatrici, è una chiusura che unisce un tappo a vite a una capsula in termoretraibile in Pvc.
Fabrizio Panza spiega che una sola stazione di lavoro in linea permetterà di distribuire la chiusura, filettare la capsula di alluminio con testine rullanti standard, e termoretrarre.
Piero Macchi di Enoplastic (Bodio Lomnago – VA), la ditta produttrice di capsule, sleeve e tappi, che con Robino&Galandrino ha collaborato alla nuova chiusura, sottolinea i punti di forza di questa realizzazione: facilità di apertura, resa estetica, potenziale risparmio.
Un’altra novità a livello di capsulatura, presentata da Robino&Galandrino, è il magazzino capsule multistrato (brevetto internazionale) in grado di contenere un grande numero di capsule, con il vantaggio di poter caricare e scaricare in tempi molto ridotti, e con l’opportunità di cambiare il tipo di capsula lavorata senza fermare la macchina in produzione.
Ivano Mondo, della Mondo& Scaglione (Canelli - AT), ditta leader nel confezionamento e incartonamento, dice che è necessario che le macchine siano sempre al passo con le nuove tipologie di incartonamento che si stanno realizzando.
Per questo la Mondo&Scaglione ha presentato in fiera dei robot di palettizzazione di grande precisione con programmi che permettono una grande flessibilità e consentono dei cambi formato molto veloci. Questa opportunità è specialmente interessante per aziende medio-piccole che devono compiere imbottigliamenti diversificati.
Dante Ghirlanda della SIMP (Castagnaro – VR), ha presentato il Superplateau M.A. in materia plastica, studiato specificamente per l’appassimento delle uve. Questo infatti è ormai un processo che adottano sempre più regioni italiane e che si sta diffondendo con vari tipi di applicazioni anche in zone che non hanno una tradizione di vini passiti. Il Superplateau M.A. mostra molti aspetti interessanti poichè assicura il massimo flusso dell’aria consentendo un più rapido e omogeneo processo di appassimento dell’uva, inoltre è velocemente svuotabile e facilmente lavabile.
Marilena Madau del Sugherificio Martinese (Calangianus – SS), dice che l’intensa frequentazione del loro stand da parte di molti stranieri mostra che c’è sempre interesse a livello mondiale per il tappo di sughero. Aggiunge Luigi Ciotti che il mercato è soprattutto orientato verso la qualità e richiede molto i controlli da questo punto di vista. Per tale ragione il Sugherificio Martinese ha dotato il proprio laboratorio di ulteriori nuove attrezzature per le analisi ed inoltre sta rafforzando i contatti con l’Università di Piacenza che è specializzata negli studi di questo settore.
Elda Aliberti della Sirio Aliberti (Calamandrana – AT) nota per le autoclavi un miglioramento del mercato rispetto ai due anni passati, e registra buone prospettive per il 2004. Meno ottimista si mostra Della Toffola (Della Toffola - Signoressa di Trevignano – TV) , il quale ritiene che i costruttori sono ormai tanti a fronte di una richiesta limitata da parte dei produttori di vino. Il mercato è saturo. Una soluzione per i costruttori può essere quella, comunque non facile, di rivolgersi ad altri settori oltre all’enologico, come quello della birra, del latte o dell’olio.
Allo stand della Laffort Oenologie Italia (Milano) Pascal Juteau parla di un Simei molto positivo e nota la presenza di visitatori motivati che pongono precise domande tecniche sull’utilizzo dei prodotti.
Guido Parodi conferma la soddisfazione di ricevere molte visite non solo relativamente agli Italiani, ma in particolare anche da parte di Sud Africa, Argentina, Cile. Le informazioni maggiormente richieste riguardano soprattutto le novità nelle biotecnologie: lieviti, attivatori, enzimi, tannini.
Emilio Monechi della Sartorius (Antella – FI) sottolinea l’importanza di rispondere alle diverse richieste delle realtà produttive. La Sartorius, che si rivolge alle più diverse aziende enologiche, ha recepito questa esigenza. In tale ottica ha ottimizzato un sistema di filtrazione per la cantina in grado di sostituire il filtro ad alluvionaggio risolvendo le sue problematiche di coadiuvanti e relativo smaltimento. Il nuovo sistema garantisce una buona autonomia anche in condizioni di filtrazione estreme, con prestazioni qualitative costanti.
Per L’Enotecnica (Nizza M.to – AT) Maurizio Grasso, vede un Simei segnato da ottimismo e da movimento; in particolare invita a vedere la realizzazione dei progetti importanti che nel 2004 si concretizzeranno in azienda.

Romeo De Vito della Fillpack (Canelli – AT) ditta specializzata in sistemi di trasporto e movimentazione, vede il Simei come una grande vetrina sul mondo e come opportunità di incontri internazionali. Per questo salone la sua azienda ha presentato come innovazione un sistema di movimentazione in cui la geometria dei nastri è stata modificata in modo da consentire alle bottiglie di fluire senza urti, con minor rumore e in genere con maggiore facilità.
Allo stand del Gruppo Bertolaso (Zimella – VR) Cristina Bertolaso nota come il settore dell’imbottigliamento richieda tempi di risposta sempre più rapidi e una flessibilità produttiva senza precedenti. Su questa base la Bertolaso ha messo a punto i nuovi uniblocchi modulari. Nello specifico, il Gruppo Bertolaso ha presentato in questa fiera un sistema di sanificazione delle macchine progettato per avere una ottimale integrazione fra microfiltrazione, CIP e riempitrice. Altri aspetti innovativi dal punto di vista dell’igiene sono stati individuati dall’azienda nella sanitizzazione del tappatore sughero e nei sistemi automatici di lavaggio e sterilizzazione la cui applicazione diventerà sempre più importante con l’applicazione dei piani Haccp nelle cantine.
Luca Carosso della Alplast (Tigliole – AT), azienda produttrice di capsule e tappi in metallo e plastica e di tappi sintetici espansi, spiega che a fronte della richiesta di tappo a vite per vino, Alplast ha risposto portando in fiera nuove capsule a vite con guarnizioni particolari composte da un materiale plastico che garantisce una chiusura con una lunghissima tenuta.
Cesare Bianco registra allo stand di AEB (S. Polo – BS) una folta presenza di italiani e di stranieri da Sud America, America del Nord, Sud Africa.
Interpreta il Simei come un luogo di incontro: “Non portiamo fisicamente nessun prodotto - sostiene Bianco - ma offriamo la consulenza dei nostri responsabili scientifici, per chiarimenti molto specifici su certi preparati e per capire determinati meccanismi la cui applicazione può essere un poco più complessa”.
Claudio Selmi e Giorgio Cattin di Filling Systems (Modena) rilevano un interesse rinnovato del mercato per quanto riguarda gli impianti di confezionamento e in particolare di riempimento.
Filling System risponde a queste esigenze realizzando macchinari con materiali altamente qualificati ed applicando tecnologie che garantiscono i massimi livelli di igienicità. Queste sono alcune delle caratteristiche di un nuovo sistema di riempimento con serbatoio centrale che viene inserito da Filling System nel settore enologico.
Alla FIMER (Canelli – AT) incontriamo Bruno Mogliotti con le figlie Manuela e Mariella. La loro impressione è quella di un Simei molto vivace e denso di contatti. FIMER oltre alle sue macchine già affermate, ha portato in fiera un nuovo monoblocco con riempimento, tappatura ed etichettaggio autoadesivo da 1500 bottiglie/ora ed ha presentato un modello nuovo di sciacquatrice.
Rivolta anche fuori del settore enologico, FIMER ha esposto una macchina elettronica dedicata al settore oleario e una macchina progettata per il confezionamento molto particolare di un detersivo liquido.
Sono al loro primo Simei Walter e Daniela Bresso di Turincorq marchio delle Costruzioni Meccaniche di Precisione (Brandizzo - TO), rivolto alla produzione di tappi sintetici da vino e tappi per distillati. Ci dicono che il sintetico di qualità sta trovando riscontro soprattutto da parte della committenza estera, molto preparata e sensibile a una serie di aspetti che Turincorq riesce a soddisfare, come la certificazione del prodotto e la documentazione tecnica sui dati di stappatura e di compatibilità.
Bruno Reggio presenta diverse interessanti novità proposte da AROL (Canelli – AT) fra cui una innovativa testa tappante per capsule a vite, in grado di fare il vuoto nel collo della bottiglia prima dell’applicazione della capsula.
Questa capsulatrice ha riscosso interesse notevole specialmente in Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra, Francia. Conferma molto positiva anche per il tappatore sughero Quasar, progettato con criteri che consentono una facile igienizzazione e una rapida manutenzione. Arol presenta inoltre una capsulatrice innovativa per tappo a vite in plastica, applicato con teste motorizzate singolarmente e gestite da un Plc, dedicata in particolare all’imbottigliamento asettico di succhi e di softdrinks.
Mario Cavagnino della Cavagnino& Gatti (Canelli – AT) ci dice che la diffusione sempre più importante delle etichette autoadesive ha portato l’azienda a realizzare etichettatrici che superano le 30.000 bottiglie/ora. Uno sviluppo importante si registra nelle soluzioni miste con etichettatrici che uniscono stazioni a colla tradizionali e stazioni autoadesive. Il probelma per i costruttori è identificare fin dall’inizio le nuove predisposizioni che il cliente può desiderare. Una problematica particolarmente importante è quella dei cambi bobina per le etichettatrici autoadesive ad alta cadenza.

Cavagnino&Gatti ha presentato a questo proposito soluzioni di grande praticità e di assoluta garanzia che consentono di effettuare i cambi senza fermi macchina, eliminando i cambi di rullo.
Per l’azienda canellese, Simei è stato anche occasione per presentare una serie di macchine con sistemi programmabili di rotazione dei piattelli, progettate per le aziende che hanno un’ampia gamma di prodotti da imbottigliare.
Fabrizio Stecca di Think Quality (S.Vittoria d’Alba – CN) è al Simei per illustrare il “Sistema vino”, il software della vigna e del vino che rappresenta la sintesi più alta su cui si è impegnata Think Quality.
Si dichiara particolarmente soddisfatto perché ormai la tracciabilità e la rintracciaiblità non sono più tematiche ostiche, ma sono sempre meglio conosciute ed apprezzate nel settore viticolo ed enologico, oltre che nel settore ortofrutticolo, oleario e caseario.
Lasciamo la conclusione ad una figura autorevole ed istituzionale del Simei, il Cav. Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini, ente promotore ed organizzatore di questo importante salone. È sua opinione che: “Siamo in una congiuntura economica che evidentemente fa sentire le sue ripercussioni; tuttavia c’è fiducia, anche perché il settore vinicolo è abituato ai mutamenti, ai cali e alle riprese. Bisogna sempre farsi trovare pronti quando arriva l’onda favorevole. Ci sono diversi programmi in atto e nuovi progetti per il futuro. È proprio per questo che tanta gente è qui ad esporre e a visitare il salone.”


Workshop OICCE di novembre: approfondimenti tecnici, ambientali e legali del settore vinicolo
Nel mese di novembre OICCE ha organizzato una serie di workshop rivolti ad approfondire argomenti molto utili oggi in cantina.
I workshop OICCE erano incontri liberi e gratuiti, dedicati ad aspetti pratici dell’Enologia.
La presentazione delle diverse tematiche è stata affidata ad autorevoli professionisti, esperti nei diversi temi trattati.
Il primo workshop si è tenuto giovedì 13 novembre, a Serralunga d’Alba (Bg. Baudana). Si è parlato del “Trattamento delle acque reflue in enologia. Novità tecniche e normative.” Il workshop è stato guidato da Camillo Cortemiglia (Cantine Toso), Paolo Bussi (Capetta I.V.I.P.), Luigi Palma, Giorgio Albonetti (Tecniche Nuove), Monica Minetti.
Lunedì 17 novembre, a Torino, Lingotto Fiere, in occasione del Salone del Vino, nell’Area Convegni della Regione Piemonte, si è svolto il workshop su “Un Nuovo Testo Unico sul Vino. La futura riforma delle norme.” Sono intervenuti Armando Botteon (Legislazione Vinicola), Angelo Di Giacomo (Ispettorato Centrale Repressione Frodi), avv. Giuseppe Gallo, Agostino Manzo (F.lli Martini). È intervenuto all’incontro il Sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, on. Teresio Delfino.
Venerdì 21 novembre, nel rinomato locale “da Bardon” di S. Marzano Oliveto (AT) si è affrontato il tema attualissimo dei sistemi di visione artificiale applicata alla linea di imbottigliamento e dei finanziamenti possibili per innovazione e ricerca in azienda.
Sono intervenuti Massimo Orlandin (Martini&Rossi), Andrea Giotti (Eurogroup), Michele Coluccia (Pisa Ricerche).
Venerdì 28 novembre il workshop si è tenuto a Massa (MS) in Toscana, presso il Podere Scurtarola di Lorieri. Nell’ambito del progetto OICCE “I Fasti del Grignolino” si è parlato degli abbinamenti tra Grignolino e cucina di mare.
Sono intervenuti Giusi Mainardi (OICCE Times), Mario Redoglia (Agriconsul), Mario Menconi (ONAV, Carrara).


Esame Finale del
19° Corso di Perfezionamento
in Enologia

Il giorno 10 novembre 2003, presso la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza si è svolta la prova di accertamento finale del 19° Corso di Perfezionamento in Enologia. Hanno superato la prova 11 candidati provenienti da diverse città italiane:
• Dott. Agostara Simona (Palermo) ha discusso la tesi “Differenzazione dei parametri analitici nelle forme di allevamento del Nero d’Avola”
• Dott. Barbera Daniela (Palermo) “Maturità fenolica delle uve della cultivar Cabernet Sauvignon”
• Dott. Braga Da Fonseca Paulo Jorge (Portogallo) “Impiego della spettroscopia a risonanza magnetca nucleare (NMR) nel settore enologico”
• Dott. Chimenti Giorgio (Treviso) “Utilizzo della anidride solforosa in enologia: conoscenza e modalità di impiego”
• Dott. Dagoli Mirko (Arezzo) “Affinamento di vini rossi in fusti di legno”
• Dott. Grosso Giovanni (Isernia) “Batteri lattici e fermentazione malolattica”
• Dott. Maggi Luana (Genova) “La filtrazione con membrana in enologia”
• Dott. Maggi Pietro (Pavia) “Impiego del tappo sintetico in enologia”
• Dott. Rogato Nicola (Rovigo) “Considerazioni sulle tecniche di arricchimento del mosto”
• Dott. Santerini Giovanni (Crotone) “Caratteristiche varietali del vitigno Gaglioppo (di Cirò), caratteristiche fisico-chimiche delle uve e sua attitudine alla vinificazione”
• Dott. Tissone Mariano Gabriel (Argentina) “Comportamento di lieviti selezionati in situazioni di stress”
Il corso, organizzato dall’Istituto di Enologia e Ingegneria Alimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, si è svolto a Piacenza dal 3 febbraio al 24 giugno 2003.
A completamento della loro preparazione, gli allievi hanno seguito esercitazioni pratiche di laboratorio riguardanti le moderne tecniche di analisi chimica e strumentale e di analisi microbiologica, con particolare riferimento ai metodi ufficiali di analisi previsti dalla legislazione nazionale e comunitaria.
Le visite di studio, effettuate in primarie zone viticole italiane hanno completato la preparazione teorica grazie al contatto diretto con i problemi legati alla realtà industriale.
Il Corso, organizzato annualmente dall’Istituto di Enologia e Ingegneria Alimentare per rispondere alle esigenze dell’enologia italiana, si rivolge a giovani laureati in Scienze e Tecnologie agrarie, Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze biologiche, Chimica, Chimica e Tecnologia farmaceutiche, Farmacia, Ingegneria chimica, Economia e Commercio.