BIBLIOTECA OICCE

 

Antonio Calò, Angelo Costacurta
DEI VITIGNI ITALICI
ovvero delle loro storie,
caratteri e valorizzazione
Matteo Editore,
Dosson di Casier 2004, pp 356, euro 60
matteoeditore@tin.it

Due protagonisti della viticoltura italiana quali sono il prof. Antonio Calò e il prof. Angelo Costacurta, affrontano il tema dei “vitigni italici tradizionali”.
Essi preferiscono usare questa definizione piuttosto che la designazione “vitigni autoctoni” e si pongono l’obbiettivo di presentare alcuni vitigni che in Italia hanno trovato ampia coltivazione, diffusione, affermazione più o meno recente, connotando inconfondibili prodotti.
Si inizia con un percorso storico che parte dall’antichità per trattare i momenti più significativi della viticoltura della nostra penisola.
Questa evoluzione è vista attraverso le testimonianze di celebri studiosi del passato e di tempi recenti.
Segue quindi la descrizione di venti vitigni molto significativi per la realtà dell’Italia vitivinicola: Montepulciano, Refoschi, Verdicchio, Prosecco, Fiano, Albana, Sangiovese, Calabrese o Nero d’Avola, Garganega, Vermentino, Aglianico, Tocai Firulano, Cannonao, Primitivo, Nebbiolo, Moscati, Malvasie, Corvina.
Ognuno di questi vitigni viene descritto con notizie storiche sulla sua origine e diffusione, con la presentazione delle caratteristiche ampelografiche, delle attitudini enologiche e del profilo sensoriale dei vini cui dà origine.
Di pregio anche la veste grafica con riproduzioni di stampe antiche tratte da opere di Ampelografia, grandi fotografie di foglie e grappoli, caratteristici paesaggi viticoli che segnano inconfondibilmente la nostra penisola.


Paolo Massobrio, Luca Doninelli
A ME PIACE L’ESTATE
ma è così bello l’inverno
Comunica, Alessandria, 2004, pp 186, euro 12,50
www.comunicaedizioni.it

Questo libro, nato da un’idea e dall’amicizia del giornalista Paolo Massobrio con lo scrittore Luca Doninelli, raccoglie quaranta brevi racconti scritti da tante mani diverse.
Sono quelle di persone e personaggi le cui strade si sono in qualche modo intrecciate con quelle del Club di Papillon, il movimento di consumatori fondato da Massobrio.
Oltre ai due curatori del volume, gli altri autori sono scrittori di professione come Franco Piccinelli, Bruno Gambarotta, il cantautore Bruno Lauzi, il critico gastronomico Edoardo Raspelli.
Diversi contributi vengono poi da alcuni “outsiders” che si cimentano con buona verve nell’arte della narrazione.
Il libro si divide in capitoli legati a diversi temi quali le origini, l’incontro, la barbera (raccontata attraverso ricordi legati al suo “re” Giacomo Bologna), l’amicizia, il viaggio, la casa, la conversazione.
Questi racconti portano testimonianze di avventure pubbliche e di sentimenti privati, rievocano storie di un mondo quotidiano dove anche le più piccole cose diventano grandi ed importanti.


PIEMONTE
Anteprima Vendemmia 2004
Il controllo della maturazione dell’uva
Regione Piemonte, Vignaioli Piemontesi
Castagnito, 2004, pp 93
info@vignaioli.it

Questa pubblicazione è stata presentata all’Enoteca Regionale di Acqui Terme (AL) nell’ormai tradizionale evento annuale, dedicato alla vendemmia in Piemonte, promosso da Regione Piemonte e dall’Associazione Vignaioli Piemontesi.
Dopo due stagioni anticipate, caratterizzate dagli sbalzi del clima, dall’umidità del 2002 e dalla prolungata siccità del 2003, si è finalmente presentata una vendemmia all’insegna della regolarità, con tempi di maturazione tornati alla normalità per tutte le tipologie di uve e le premesse per firmare una eccellente produzione: ciclo vegetativo regolare, equilibrio nei componenti del grappolo, giusta resa uva/vino per chi ha saputo oculatamente regolare l’abbondante carico produttivo.
Nell’introduzione generale, Giulio Porzio (Presidente Vi.Pi.) rileva che le uve bianche hanno raggiunto un contenuto di zuccheri da buono ad ottimo, con un perfetto equilibrio acido: i vini saranno meno alcolici rispetto al 2003, ma più equilibrati ed eleganti.
Le varietà aromatiche come il Moscato hanno presentato un ottimo contenuto in terpeni, in grado di garantire vini molto profumati e tipici.
Le uve rosse, destinate a produrre i grandi vini del Piemonte, hanno raggiunto gradazioni zuccherine molto elevate, accompagnate da un’ottima degradazione degli acidi e da un eccellente quadro polifenolico. Si prevedono quindi vini rossi alcolici, corposi, equilibrati e molto colorati, destinati a durare a lungo.
Vengono poi assegnate le “stelle” ai vitigni più diffusi in Piemonte in considerazione della qualità delle uve, intesa come potenziale enologico.
La valutazione tiene conto del grado degli zuccheri, del quadro acido, del quadro aromatico e della sanità. Valutazione di eccellenza per Chardonnay e Nebbiolo di Langhe e Roero, entrano nalla categoria dell’ottimo: Arneis, Barbera, Brachetto, Cortese, Dolcetto, Erbaluce, Favorita, Freisa, Grignolino, Moscato Bianco, Nebbiolo del Nord Piemonte.
Segue un’ampia presentazione dei dati analitici sulla maturazione delle uve, mentre l’ultimo capitolo è dedicato ad approfondimenti sulla evoluzione del quadro acido e dei composti aromatici nel Moscato e sulla valutazione della maturità fenolica in uve Nebbiolo.


Enrico Remmert, Luca Ragagnin
ELOGIO DELLA SBRONZA CONSAPEVOLE
Piccolo viaggio dal bicchiere alla luna
Marsilio Editori, Venezia, 2004, pp 213, euro 13
www.marsilioeditori.it

Gli scrittori Remmert e Ragagnin hanno creato, nel miglior spirito simposiale, una travolgente antologia dedicata al tema del bere.
Vino, birra, liquori “qualunque cosa purchè sia alcolica” sono al centro di racconti, aforismi, citazioni (alcune autentiche, altre dichiaratamente probabili), estratti, divertissement.
Gli autori hanno cercato tra le pagine dei libri di tutti i tempi “il distillato dell’ebbrezza, il cristallino della poesia, il retrogusto dell’inchiostro sposato all’alcol”.
Iniziano con la dedica ai Bevitori Illustrissimi, di rabelaisiana memoria e proseguono attraverso le parole di autori antichi e moderni, fra celebrità della letteratura mondiale, ma anche di scrittori meno noti, tutti sensibili alle mille sfaccettature dell’ebbrezza.
Qua e là, con misura, R&R aggiungono anche “del loro”. Sono queste le parti più originali e più gustose, come la crema e la bagna, ovviamente alcolica, fra gli strati del tiramisù.
Va assolutamente segnalata la prefazione di Bruno Gambarotta.
La definiremmo “patafisica” sapendo che il termine gli piace, ma per maggior chiarezza la indicheremo semplicemente come imperdibile: dallo spunto tratto da Raymond Carver, al vino-aceto del nonno, all’esperienza che divide le epoche in “prima del nocino” e “dopo il nocino” della zia Anita, alla perplessità di una signorina il cui fidanzato, esperto di vino, commenta con termini da degustazione ogni sensazione amorosa…