UNA INTERVISTA A...

Luca Pedron
ECOLAB

Ecolab, fondata nel 1923, conta 20.000 collaboratori in più di 170 paesi e si posiziona come leader nello sviluppo e nella vendita di detergenti, disinfettanti, apparecchiature per l’igiene nei mercati industriale ed agricolo, ospedaliero ed istituzionale. Soluzioni globali di igiene vengono studiate in modo specifico per ognuno dei diversi settori, tra i quali si trova anche il settore vitivinicolo con una specifica gamma di prodotti dedicati. Ecolab persegue una politica di continua innovazione, di impegno verso la qualità e di rispetto verso l’ambiente e la sicurezza. Da diversi anni Ecolab è associata all’OICCE. Per farci raccontare le caratteristiche di questa affermata realtà, in particolare delle sue attività nel settore Food & Beverage, abbiamo incontrato Luca Pedron, enotecnico diplomato presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, da dieci anni Account Manager di Ecolab nelle provincie di Trento, Bolzano, Verona e Brescia.

Di quali realtà principali si occupa la divisione Food & Beverage e quali sono i suoi principali obbiettivi?
La divisione Food & Beverage si occupa dello sviluppo e della ricerca di prodotti, attrezzature, sistemi e servizi per la pulizia e la sanificazione del settore agroalimentare, delle bevande, della birra, del settore farmaceutico, caseario e alimentare. L’obbiettivo è quello di garantire al cliente la protezione del prodotto e del marchio da contaminazioni microbiche e permettere inoltre la standardizzazione dei costi e dei risultati di produzione mediante specifici piani di igiene personalizzati al processo produttivo.

Quali sono le attività di ECOLAB rivolte al settore enologico?
Ecolab è presente nel settore enologico dagli inizi della sua attività in Italia. Attraverso i propri prodotti è partner di costruttori e clienti nel lavaggio bottiglie di vetro nuovo e a rendere. Si occupa inoltre di gestione della lubrificazione delle nastrovie di trasporto e confezionamento attraverso sistemi e prodotti innovativi. Gestisce poi il lavaggio “Cleaning In Place” di sistemi e impianti integrati negli stabilimenti enologici. Si occupa anche di lavaggi e sanificazioni delle superfici esterne degli impianti di imbottigliamento mediante sistemi a bassa pressione automatizzati e personalizzati. Produce inoltre una gamma specifica di prodotti dedicati al settore del vino con il marchio VINO GUARD, puntando ad una sanificazione profonda senza l’utilizzo di cloro.

Quali sono stati i più innovativi lavori svolti da ECOLAB per il mondo del vino?
L’azienda si occupa quotidianamente di innovazione mediante prodotti e tecnologie impiantistiche. È partner nello studio e ricerca di prodotti di lavaggio specifici per gli impianti di filtrazione e ultrafiltrazione a livello internazionale. Ecolab è stata la prima azienda a inserire nel settore alimentare la disinfezione a base di prodotti con acido per acetico ed ha sviluppato tecnologie e prodotti specifici per gli impianti di imbottigliamento asettici. Ecolab promuove da anni soluzioni di lavaggio e disinfezione che non utilizzano sostanze cloroattive. Ogni giorno mettiamo a disposizione la nostra esperienza per soddisfare le diverse e molteplici esigenze del cliente nel settore del vino.

Quali sono i punti essenziali di un programma di sanitizzazione di uno stabilimento enologico?
I punti fondamentali per un corretto programma di sanitizzazione dedicato al cliente passano attraverso uno screening delle procedure di igiene presso il cliente stesso. La realizzazione di un piano di igiene e di miglioramento di uno stabilimento enologico deve tenere presenti l’ aspetto costi generali, la gestione da parte del personale della sanificazione, la sicurezza del lavoro, il minimo impatto ambientale, il monitoraggio del risultato finale sia microbiologico che qualitativo, la sicurezza alimentare del prodotto finito, la durata e il corretto trattamento dei materiali componenti gli impianti.

DIETRO LE QUINTE...
Come è cambiata la sensibilità del mondo della produzione enologica rispetto all’igiene?
Direi che la sensibilità igienica è aumentata soprattutto con l’innovazione di attrezzature e con la richiesta del consumatore e del mercato di conoscere e vedere la realtà di chi produce e trasforma. È importante a questo punto rispondere con professionalità e preparazione alle esigenze di igiene richieste nelle procedure di stabilimento.

Che cosa guarda subito, quando entra in una cantina?
Naturalmente un immediato sguardo va allo standard igienico e alle procedure applicate. Molte volte infatti si procede per produrre un prodotto dalle caratteristiche qualitative elevate, ma alla fine lo si danneggia perché non ci si affida a dei partner per l’igiene adeguatamente preparati.

Qual è il suo rapporto con il vino?
È quello di un consumatore che apprezza il prodotto finito come insieme di caratteri dati da vitigno, terreno, microclima, tecnologia, ma lo apprezza ancora di più conoscendo chi lo produce e con quale cura e igiene lo tratta.