UNA INTERVISTA A...

Giulio Forneris
Air Liquide Italia Service

“La verità è che avevo un’idea… far scorrere l’aria come l’acqua”.
Così diceva Georges Claude, il geniale chimico francese che mise a punto un processo di liquefazione dell’aria per separarne i componenti.
Ottenne così le prime gocce di “aria liquida” ed insieme a Paul Delorme, nel 1902, fondò a Parigi la società che avrebbe portato in tutto il mondo il nome di questo straordinario prodotto: Air Liquide.
Oggi, con più di 40.000 collaboratori in 75 Paesi, Air Liquide è il leader mondiale nei gas per l’industria e la medicina. Grazie a tecnologie all’avanguardia il Gruppo produce i gas dell’aria (ossigeno, azoto, argon, gas rari...) e molti altri gas compreso l’idrogeno. In questo modo Air Liquide contribuisce alla fabbricazione di molti prodotti di uso quotidiano: l’anidride carbonica per le bevande gasate, l’atmosfera protettiva per il confezionamento dei cibi, l’ossigeno per gli ospedali e per i pazienti domiciliari, i gas ultra-puri per l’industria dei semiconduttori, l’idrogeno per la desolforazione dei carburanti...
Dagli inizi del 1900, il Gruppo Air Liquide ha conosciuto una continua espansione. All’inizio degli anni ’50 acquista il brevetto di Union Carbide per il processo di criogenizzazione. Si tratta di una vera e propria “rivoluzione culturale”. Infatti, con il cambiamento delle modalità di funzionamento, delle strutture di produzione e dell’impianto geografico, il passaggio dalla bombola al liquido trasportabile in serbatoio, o al gas che può essere distribuito mediante canalizzazioni è radicale e apre la strada alla creazione di reti di distribuzione e di unità di produzione di grande capacità. Oggi, gli automezzi di Air Liquide percorrono ogni anno circa 260 milioni di chilometri e le canalizzazioni formano, in totale, una rete di oltre 8.500 chilometri. Altra tappa storica importante si registra alla fine degli anni
’50, quando la siderurgia abbandona l’insufflazione d’aria per passare all’iniezione d’ossigeno, migliorando notevolmente la qualità dell’acciaio. Le nuove acciaierie utilizzano tonnellate di ossigeno (circa 60 m3 di ossigeno per tonnellata di acciaio prodotto). Air Liquide Canada, filiale pionieristica in materia, dal 1948 produce 300 tonnellate di ossigeno al giorno. Dagli anni ’70 la ricerca del Gruppo si concentra su nuovi processi competitivi destinati ai clienti: dall’industria alimentare a quella del vetro, passando attraverso l’industria elettronica, il miglioramento delle tecniche e la preoccupazione per un ambiente migliore.
Decisamente impegnata su questi fronti, Air Liquide conta 920 ricercatori, 8 centri di ricerca, più di 100 partnership industriali e oltre 120 collaborazioni a livello internazionalecon università e istituti di ricerca, più di 2.800 invenzioni brevettate e 15.000 brevetti depositati.
Sono molte altre le attività nelle quali Air Liquide è coinvolta: dai gas estremamente puri per la produzione dei semiconduttori alla specializzazione nel settore sanitario, per arrivare nel 2006 a costruire per il CERN di Ginevra il più grande dispositivo criogenico del mondo per il funzionamento del più potente acceleratore di particelle che aprirà nuovi ambiti di conoscenza nella fisica quantistica.
Air Liquide opera da protagonista anche nel settore agroalimentare con l’offerta ALIGAL.
Proprio in questo ambito si è avvicinata al mondo del vino, approfondendo costantemente la ricerca sull’applicazione dei gas per l’enologia, diventando leader anche in questo settore.
Per parlare delle attività del Gruppo inerenti il settore vitivinicolo, abbiamo intervistato il Direttore Sviluppo Attività Liquidi e On Site di Air Liquide Italia Service, l’ingegner Giulio Forneris.


Qual è la realtà di Air Liquide in Italia?
Il Gruppo Air Liquide festeggerà il prossimo anno il centesimo anniversario della sua presenza in Italia, ove opera dal 1909, quarto Paese dopo Francia, Belgio e Giappone in termini di longevità dell’attività.
Oggi in Italia Air Liquide è strutturata in quattro Business Line, che operano nei settori dei clienti industriali, della grande industria, della sanità e dell’elettronica, realizzando una cifra d’affari di quasi 700 M€ anno e impiegando circa 1.600 dipendenti.
La Business Line Industrial Merchant serve più di 100.000 clienti industriali, nei vari mercati in cui si articola la struttura produttiva italiana, con una organizzazione di sviluppo e di vendita diffusa sul territorio, localizzata in una sede centrale e in 15 siti regionali, che garantisce alla clientela sicurezza e affidabilità delle forniture, unitamente a una elevata competenza tecnica nella ricerca di soluzioni in grado di rispondere alle esigenze del cliente.


Quali sono le opportunità offerte dall’impiego dei “gas tecnici” in enologia?
L’approccio di Air Liquide agli impieghi dei propri prodotti va al di là della singola applicazione di un gas o di una tecnologia, entrando all’interno del processo produttivo stesso del cliente, per formulare proposte ed offerte che vadano a migliorarne qualità e produttività.
In questa logica i gas tecnici in enologia rivestono un’importanza fondamentale, oserei dire sono indispensabili per un’industria enologica sempre più attenta alla qualità delprodotto offerto ad un consumatore sempre più esigente.
I gas tecnici spaziano da applicazioni più tradizionali e note, quale l’impiego dell’azoto per protezione dall’ossidazione nelle fasi di imbottigliamento, stoccaggio e travaso a quelle più innovative, quali l’utilizzo dell’ossigeno nella microossigenazione dei vini rossi o della anidride carbonica, quale fluido refrigerante nelle fasi di pigiatura e pressatura delle uve o nelle tecniche di macerazione carbonica.
Da non dimenticare, considerando la forte sensibilità ai problemi ambientali che caratterizza l’industria enologica di oggi, gli impieghi dell’ossigeno per il trattamento delle acque reflue, argomento al quale OICCE e Air Liquide hanno da sempre collaborato, organizzando incontri di sensibilizzazione e contribuendo a pubblicazioni specifiche sul tema.


Come operate e quali servizi offrite al settore enologico?
Siamo partiti da quelle fasi dove era maggiormente sentita l’esigenza di un intervento, dal controllo e gestione della temperatura e dell’atmosfera in fase di pigiatura per poi risalire a ritroso fino alla vigna: ora disponiamo di tecnologie innovative brevettate applicabili dal momento del distacco del grappolo dal tralcio fino alla fermentazione.
Attualmente stiamo volgendo il nostro interesse anche su quelle fasi dove i vari gas sono tradizionalmente utilizzati, come nella già citata microossigenazione e nell’imbottigliamento.
L’idea che ci guida è la convinzione che, come già avvenuto
per altri alimenti, tutta la filiera produttiva del vino, dal grappolo alla bottiglia, in un futuro non più rinviabile avrà necessità inderogabile di gestire anche le variabili temperatura e composizione dell’atmosfera di contenimento. Qui intendiamo giocare altre partite interessanti con i nostri prodotti e le nostre idee.


Quali sono le soluzioni specifiche individuate da Air Liquide per il settore vitivinicolo?
Il Boreal, ormai diventato sinonimo di raffreddamento e protezione in atmosfera riducente del pigiato (oltre 60 installazioni nel mondo di cui più di 40 in Italia), l’Alrid per la sua deossigenazione e protezione, l’Alvin, nelle sue versioni standard e basic, per la refrigerazione e/o protezione direttamente in vigna, sono le principali soluzioni innovative degli ultimi anni.
A queste si affiancano revamping di applicazioni tradizionali già citate quali metodologie applicative per la protezione con Argon degli stoccaggi o l’impiego di ossigeno per il trattamento delle acque di scarico.


Cosa vi ha dato maggiore soddisfazione nella vostra attività in campo enologico?
I risultati che la nostra azienda ha raggiunto nel settore enologia, in termini di numero e di importanza dei clienti serviti, sono già di per sé fonte di estrema soddisfazione.
Posso però affermare che quanto ci ha più gratificato, confermandoci nelle scelte di dedicare ulteriori risorse alla ricerca nel settore enologico, sono stati gli apprezzamenti del tutto spontanei che sono venuti da enologi qualificati e da panel di consumatori all’atto della degustazione di vini trattati con nostri gas, che si sono rivelati al gusto ed all’olfatto più graditi.
Altrettanta soddisfazione, se si vuole con un po’ di campanilismo, ci ha dato l’essere stati capaci di far apprezzare all’interno di un Gruppo multinazionale come il nostro, la creatività e la capacità innovativa Italiana.
I nostri impianti “Boreal” nati, concepiti e costruiti in Italia hanno fatto il giro del mondo in Air Liquide: oggi ve ne sono installati circa 20 all’estero, in Spagna, Stati Uniti, Grecia: un risultato veramente brillante che ci rende orgogliosi, in quanto premia il “genio Italico”.