UNA INTERVISTA A...

Andrea Devoti
Istituto Tecnologie Avanzate

?L’Istituto Tecnologie Avanzate, (ITA) ha sede nel Parco Scientifico Tecnologico e delle Telecomunicazioni della Valle Scrivia.
Si trova a Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria.
È una società dinamica che per le sue diverse specializzazioni e competenze è in grado di offrire un’ampia serie di servizi di supporto nel campo dell’agroalimentare.
Per presentare quali sono i servizi che questa Società offre al settore enologico, abbiamo intervistato il Dottor Andrea Devoti, responsabile commerciale di ITA e rappresentante di questa Società nel nuovo Consiglio dell’OICCE.

Quando e come nasce l’Istituto di Tecnologie Avanzate?
ITA nasce nel 1999 come azienda di supporto ai servizi ricerca e sviluppo, marketing e qualità, delle aziende food, non food, pet food italiane ed estere.
La nascita di ITA, come società specializzata nei servizi del settore, è scaturita da una attenta analisi del mercato, infatti la necessità della clientela di avere sempre di più un global provider in grado di assisterla non solo negli aspetti analitici, ma anche in tutte quelle problematiche che interessavano gli aspetti normativi, di prodotto e di processo, ci ha indirizzati a sviluppare all’interno di ITA competenze tecniche piuttosto sofisticate: analisi sensoriale, valutazioni di conformità dell’etichettatura, servizi di outsourcing, ecc.
Nel 2004 con l’ingresso nel Gruppo RINA, la nostra società ha acquisito un vasto potenziale in termini di struttura e di ampliamento delle attività a tutto il territorio italiano ed all’estero, mentre dal punto di vista strategico, è entrata nella sfera gravitazionale di un polo di competenze a vasto raggio in ambito agroalimentare, per offrire servizi che conferiscono un crescente valore aggiunto, capaci di attribuire concreti elementi di competitività.

Quali sono gli obiettivi e i campi di attività della Società?
La mission di ITA è quella di costituire una partnership di supporto al cliente nella risoluzione di problematiche legate al rispetto della normativa in tema agroalimentare, nell’effettuazione di prove di laboratorio di carattere microbiologico e chimico fisico e nella definizione e controllo del proprio prodotto attraverso l’utilizzo dell’analisi sensoriale.
Inoltre da circa due anni abbiamo sviluppato in co-partnership un settore di ricerca e sviluppo con laboratori impianti pilota in grado di assistere il cliente nella definizione di ricette per prodotti agroalimentari e definizione dei layout produttivi.
Il nostro personale tecnico, qualificato ed esperto rispetto ai più moderni standard, quali per esempio BRC, IFS, ISO 22000, o alle più moderne tecniche laboratoristiche, è in grado di offrire una gamma di servizi ad alto valore aggiunto che risolve eventuali problematiche che si presentano all’interno dell’azienda.
L’esperienza maturata in questi anni di contatto diretto con clienti quali la Grande Distribuzione Organizzata, il mondo della produzione, gli enti pubblici, la ristorazione collettiva, ha permesso ad ITA di poter mettere a fattore comune importanti esperienze che ci hanno visto protagonisti.

Quante persone lavorano per ITA
e con quali qualifiche?

ITA dispone di 19 tecnici suddivisi in differenti specializzazioni, quali tecnologi alimentari, biologi, chimici, veterinari, ingegneri chimici.

In particolare quali sono
le vostre specializzazioni
nel settore enologico?

ITA, lavorando prevalentemente con il settore della Grande Distribuzione Organizzata, effettua da anni controlli e test sensoriali sulle private labels anche nel settore vino e nelle bevande spiritose.
Abbiamo in atto sviluppi che possono interessare molto da vicino il mondo del vino, quali per esempio la creazione di panel per la valutazione dei tappi di sughero, fino ad arrivare allo sviluppo delle tecniche del marketing emozionale, settore innovativo per la valutazione di un prodotto, fino alle attività analitiche di carattere microbiologico e chimico fisico.
Un servizio particolarmente promettente, per esempio, è quello rappresentato dalla valutazione di conformità dell’etichettatura.
In quest’ottica il nostro personale tecnico da anni eroga assistenza alle aziende del settore food, valutando etichette di prodotti semplici, ma anche complessi.
Ritengo molto importante per chi lavora a contatto diretto con la GDO, la possibilità di contare su un partner in grado di fornire assistenza nella compilazione o redazione dei capitolati di fornitura nonchè nella proposta di standard che questi grossi clienti richiedono per i loro prodotti.

Quali opportunità offrono al mondo del vino
le tecnologie applicate da ITA?

L’assistenza che possiamo erogare nella verifica della conformità dell’etichettatura sia in ambito CEE che USA, Australia e CANADA, nonché gli studi sensoriali con i consumatori, consentono alle aziende del settore di essere sempre più vicine ai gusti dei consumatori sia in ottica di prodotto che in ottica di immagine, etichetta e packaging, inoltre la possibilità di avere un presidio tecnico, che si integra in modo efficace ed efficiente con l’opera importante degli enologi, fanno di ITA un partner altamente qualificato.
L’altro aspetto interessante legato ad ITA è l’appartenenza ad un Gruppo molto importante a livello internazionale, quale il Gruppo RINA che, attraverso le sue divisioni, in particolare quella che si occupa di certificazione, consente di poter offrire al cliente un’ampia gamma di servizi ad hoc.
Tra le certificazioni più richieste anche nel nel mondo agroalimentare vi sono le seguenti: BRC, IFS, ISO 22000, GLOBALGAP, ISO 9000:2008, ISO14001, EMAS, LCA, OHASAS 18001, SA 8000.
Inoltre il Gruppo offre tra i suoi numerosi servizi anche una gamma particolarmente interessante per le aziende agroalimentari, non strettamente legata all’attivita’ produttiva, quali i controlli degli impianti elettrici e delle messe a terra, le verifiche sugli ascensori, i controlli degli impianti di condizionamento e così via.

Dal vostro punto di vista cosa è cambiato in questi anni
nelle esigenze del settore del vino,
dalla produzione al mercato?

Sicuramente il mercato vinicolo ha avuto una espansione notevole sia in termini di presenza sul mercato che nell’ambito del consumo.
Oggi i consumatori stessi sono diventati sempre più attenti e conoscitori di marchi e di tipologie di prodotto. Inoltre il made in Italy è sempre più diffuso a livello internazionale.
Le aziende del settore, oltre a perseguire l’eccellenza che le ha caratterizzate in questi anni, devono organizzare la propria azienda in modo da rispondere alle richieste provenienti dal mercato e devono fare sì che le proprie organizzazioni abbiano gli strumenti e le risorse necessarie ad affrontare un mercato sempre più in espansione.

A quale tipologia di clientela enologica
si rivolgono i servizi di ITA?

ITA si rivolge a tutte quelle aziende che hanno il desiderio di implementare sistemi utili per la crescita della propria azienda, ossia a quelle aziende che hanno come mission il miglioramento continuo, a quelle aziende che vogliono attivare un processo di verifica continua delle proprie produzioni e dei propri mercati.

DIETRO LE QUINTE

“Tecnologia e vino”. È un binomio
di successo?

Penso proprio di sì.
Come tutti i settori è fuori di dubbio che la tecnologia debba diventare uno strumento indispensabile per presentarsi sul mercato in modo competitivo.
Però non deve essere un sostituto delle peculiarità che hanno contraddistinto un prodotto o una azienda, anzi deve essere lo strumento che le metta in evidenza e le rafforzi consentendo di essere al passo con i tempi in termini produttivi e di risposte al mercato.

A fronte di una forte competitività, verso quali aspetti si deve concentrare il miglioramento della qualità del vino italiano?
Sicuramente la tecnologia ha un impatto importante, ma non sottovalutarei le strategie di marketing.
Molte volte i nostri vini non sono così conosciuti però ci accorgiamo che appena entrano sul mercato hanno un sicuro successo.
Di conseguenza le aziende devono attivare un processo di marketing che consenta loro di essere più vicine al consumatore, al fine di ascoltarlo e di presentarsi con un prodotto che risponda alle sue esigenze.
Sicuramente vi sono nuovi traguardi da perseguire, quali la ecosostenibilità del territorio e le energie alternative, che devono essere introdotti in un concetto di produzione integrata per rendere il prodotto italiano ancora più competitivo.