Giovanni Battista Croce
DELLA ECCELLENZA E DIVERSITÀ DEI VINI CHE SULLA MONTAGNA DI
TORINO SI FANNO
Riedizione dell'opera del 1606
Enoteca del Piemonte, Sorì Edizioni, Torino, 2000, pp. 80

Giovanni Battista Croce non era un agronomo, non era un "bottigliere", era un gioielliere di Casa Savoia. Questo è abbastanza curioso se si pensa che proprio a lui si deve un'opera gradevole e interessante sulla produzione del vino torinese tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600. Croce, pur non essendo uno specialista, era tuttavia un grande appassionato di vino e conduceva una sua vigna sulla collina torinese, occupandosi anche della produzione di vino. Non tragga in inganno il titolo del libricino. Questo non tratta di vera e propria viticoltura montana. Nella terminologia dell'epoca la "montagna" di Torino indicava infatti la fascia collinare immediatamente circostante la città.
Croce non aveva pretese di universalità e non si riteneva un maestro georgico. Poiché molti gliene domandavano, egli pensò di raccontare in modo semplice e chiaro le operazioni che svolgeva per produrre i suoi vini. Nel suo piccolo manuale Croce enumera i tipi di uve bianche e nere più eccellenti della Montagna di Torino e descrive i modi di ottenerne vini diversi e di grande qualità. Con molta precisione indica pure il tipo di misure di cui si è servito nelle sue indicazioni e si sofferma anche sul modo di trattare i vasi vinari per la loro resa perfetta.
Croce non fornisce dettagli sulle operazioni inerenti alla coltivazione della vite, ma sottolinea l'importanza di partire da uve scelte per ottenere del buon vino. A questo scopo tiene ad indicare quali tipi di uva siano da ritenersi migliori per la vinificazione. Fra le migliori qualità di uve bianche della Montagna Torinese indica: Elbalus, Cascarol, Callori, Moscatello nostrale. Quest'ultimo è il vitigno dal quale si ottengono i migliori vini bianchi della collina torinese. Fra le migliori qualità di uve nere enumerate, la regina è il Nebiol.
Con la riedizione di questo volumetto, l'Enoteca del Piemonte (che si avvale di un progetto di comunicazione integrata per diffondere informazioni relative alle dieci Enoteche Regionali e alle aziende ad esse associate), concretizza uno dei suoi primi impegni per la valorizzazione della cultura del vino piemontese.